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CREATIVITÀ, CONTAMINAZIONE E NEW MEDIA AL FESTIVAL DI VENEZIA 2008

Ars Europa alla 65ma Mostra di Venezia

La redazione di Polisemantica, insieme all’unità creativa di Ars Europa, è appena tornata dalla 65° mostra cinematografica di Venezia.

Ars Europa ha presentato, in relazione alla Conferenza Euromediterranea, un mini trailer delle docufiction a cui sta lavorando.

Il concept del nostro intervento è stato relativo alla modalità di realizzazione delle docufiction per i new media… un video pensato per Internet dovrà necessariamente seguire regole sintattiche e compositive diverse da un video per la televisione o per il cinema. Essendo il Web luogo in cui diversi linguaggi e diversi generi si intrecciano, dando vita a nuove modalità comunicative, ideali per questo mezzo, è necessario che anche i video siano realizzati secondo il principio della contaminazione.

Fausto Crepaldi, digital media director di Ars Europa
Fausto Crepaldi, digital media director di Ars Europa

La contaminazione non deve solo essere quella ormai tradizionale di commistione di generi (educativo e di intrattenimento ad esempio, che danno origine all’edutainment) ma anche di linguaggi.

Ecco quindi la produzione di docufiction che alla riprese tradizionali con la videocamera e agli spezzoni tratti da filmati d’epoca, unisce il 3D, realizzando personaggi digitali, specialmente quando sono storici(in cui il protagonista ricostruito realisticamente parla in prima persona, e l’effetto emotivo sul pubblico è molto più intenso rispetto a un documentario tradizionale).

Il documentario con inserti del protagonista in 3D, linguaggio visivo fra i più adatti per comunicare con adolescenti e giovani, con le tecnologie più all’avanguardia nella produzione di artefatti visivi, si rifà alle immagini dei videogiochi per playstation e computer, connotando ludicamente opere che sono in realtà educative e didattiche e che si pongono quindi a pieno diritto tra le opere di edutainment.

Questo è quindi un modo semplice di comunicare con i più giovani, utilizzando il loro stesso linguaggio, che è soprattutto visivo e interattivo, quale appunto quello dei videogiochi.

Quindi, non lasciamo che il Web ci contamini… contaminiamolo noi ;-))

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